Duro attacco del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci contro RFI e Anas durante la presentazione del nuovo treno POP a Palermo:
«Contestiamo a Rfi la lentezza nella predisposizione dei progetti . Non basta prevedere un obiettivo nella programmazione se poi per raggiungerlo ci vogliono quindici o venti anni. Un’azienda come Rfi deve potere avere un occhio particolare per il Mezzogiorno in generale e per la Sicilia in particolare. Non sono compatibili i tempi dell’azienda con quelli delle esigenze dei siciliani».
«In questo momento Rfi ha oltre due miliardi di euro di fondi programmati dalla Regione siciliana per ammodernare alcune tratte, alcuni cantieri sono già aperti, altri ancora no perchè mancano i progetti a cominciare dalla tratta di Milo, tra Palermo e Trapani».
Nei confronti di Anas Musumeci afferma:
«Anas negli ultimi anni ha lavorato male e i risultati che arrivano dalla Procura della Repubblica lo dimostrano. E’ mancato un controllo sul personale. I tempi di Anas sono assai lenti su alcune tratte e su alcune opere, come la Nord-Sud, non c’è ancora chiarezza – ha aggiunto -, debbono cambiare passo, debbono cambiare musica. Dallo Stato e dalle aziende dello Stato la Sicilia si aspetta risultati assai diversi».
Pronta la risposta di RFI che in una nota fa sapere:
La Sicilia e il Mezzogiorno sono al centro dei programmi di investimento di RFI.
Ancora una volta Rete Ferroviaria Italiana conferma il suo impegno nell’Isola, che vale oltre 13 miliardi di euro, precisando anche – in relazione alle notizie diffuse dai media – che non sono i tempi di progettazione delle opere ad essere lunghi quanto piuttosto i tempi degli iter approvativi, previsti per Legge.
Ne è un esempio l’iter della tratta Giampilieri – Fiumefreddo, linea Messina – Catania, in attesa da più di otto mesi delle autorizzazioni che consentano al Commissario di chiudere la Conferenza dei Servizi e pubblicare il bando di gara per l’affidamento dei lavori.
Per quanto riguarda, nello specifico, la tratta Palermo – Trapani via Milo, il progetto è stato completato nei tempi previsti e ha ricevuto il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. È ora in fase di avvio l’iter autorizzativo che coinvolge anche gli Enti territoriali e locali.
Entro fine anno sarà completata, come previsto, anche la progettazione dei lotti restanti della linea Palermo – Catania.
Non si è fatta attendere neppure la risposta di Anas che fa sapere:
In Sicilia, la programmazione pluriennale (2016-2020) di Anas non ha mai raggiunto livelli così ingenti, essendo pari a quasi 5,9 miliardi di euro.
Questi sono ripartiti tra nuove opere, per quasi 4,8 miliardi, e manutenzione programmata, per 1,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda la manutenzione programmata sono attivi interventi pari a circa 180 milioni e in attivazione pari a 600 milioni di euro.
I lavori di ricostruzione del viadotto Imera dell’autostrada A19 “Palermo-Catania”, che prevedono un investimento complessivo pari a 11 milioni di euro, hanno avuto avvio nel maggio 2018 e il completamento dell’opera si stima possa avvenire entro la primavera 2020, nonostante il ritardato avvio della costruzione dell’impalcato metallico, causato da sopravvenute difficoltà finanziarie del fornitore della carpenteria metallica per le travi, che ha presentato istanza di concordato.
L’intervento sul viadotto Imera si colloca nel più ampio piano di manutenzione da 850 milioni di euro in corso lungo tutta l’autostrada A19 Palermo-Catania.
Questo ingente investimento – finalizzato alla completa riqualificazione dell’autostrada che per prima fu costruita in Sicilia, prossima al compimento del mezzo secolo di vita – prevede il risanamento strutturale di viadotti e gallerie, il rifacimento del piano viabile, l’installazione di nuove barriere di sicurezza laterali, la riqualificazione e implementazione degli impianti tecnologici e di illuminazione con tecnologia a LED.
L’esecuzione degli interventi del piano straordinario di riqualificazione dell’autostrada A19 è stata avviata a inizio 2018, a seguito dell’approvazione del contratto di programma Anas, con pianificazione quinquennale. A oggi è stata realizzata una quota di investimento corrispondente a circa 200 milioni di euro.
In particolare è stata realizzata nuova pavimentazione su 325 km dei 394,600 km complessivi (in entrambe le direzioni), sono state installate le nuove barriere laterali di sicurezza lungo 80,7 km dei 313,400 previsti e il risanamento dei viadotti ha raggiunto un’estesa di 18 km sui 113,400 complessivi.
Va evidenziato che l’avanzamento degli interventi di manutenzione e riqualificazione è condizionato dalla necessità di trovare un compromesso tra l’esigenza di accelerare l’attuazione mediante l’attivazione di più cantieri contemporanei e l’opportunità di attenuare i disagi alla circolazione che gli stessi cantieri inevitabilmente creano, limitandone quindi il numero.
In merito all’itinerario Nord-Sud, in particolare per quanto riguarda la realizzazione dei lotti C, si evidenzia che non è mai stato reso disponibile ad Anas alcun finanziamento e tale situazione perdura all’attualità.
Infine, per quanto riguarda gli interventi giudiziari di fine settembre, Anas ha avviato un processo di riorganizzazione che prevede, tramite rotazione, il completo avvicendamento del personale dell’area tecnica di Catania, prescindendo dal coinvolgimento o meno nelle indagini.